COMUNICATO STAMPA

SINDACO E DIRIGENTE CHIEDANO SCUSA AI TIFOSI ACESI.

E’ spiacevole constatare che l’amministrazione comunale di Acireale, per giustificare il ricorso all’affidamento diretto dei lavori di risemina allo stadio “Tupparello” anziché una “pomposa” gara d’appalto, pensi bene – con la compiacente sottolineatura di un burocrate – di dipingere la tifoseria acese quella che non è. Non ci risulta, infatti, che possano paventarsi “gravi rischi ai fini dell’ordine pubblico” – come si legge nel provvedimento adottato dal dirigente – qualora non dovesse avere luogo l’intervento in tempi brevi. Né si ravvisa il clima di tensione richiamato per evitare il ricorso ad una gara d’appalto che, come è noto, non è d’obbligo, considerato il modesto importo, appena 6mila euro compresa l’IVA. L’amministrazione comunale ed il dirigente che ha firmato la determina per l’affidamento dei lavori al “Tupparello”, peraltro di modestissima entità, dovrebbero scusarsi con la tifoseria granata, sempre distintasi per correttezza e, dunque, non meritevole delle considerazioni espresse addirittura in un atto ufficiale deliberativo. L’urgenza dei lavori non va legata allo stato d’animo dei tifosi, ma al buon senso. Il pedissequo ricorso a gare d’appalto anche per acquistare uno straccio serve solo a creare paralisi e a non concludere alcunché, soprattutto quando servono decisioni immediate.

 

Gianluca Cannavò  –  già consigliere provinciale di Catania e amministratore comunale di Acireale

 

 

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